Clinicamente si distinguono
- la candidosi pseudomembranosa che si manifesta con la formazione sulla mucosa orale di pseudomembrane bianco-grigiastre dall’aspetto soffice e rugoso, costituito da ammassi di ife del micete, cellule epiteliali sfaldate, batteri e residui di varia natura. L’asportazione di tali placche rende manifesta la presenza di una mucosa sottostante arrossata e dolente, talvolta sanguinante.
- la candidosi erimatosa in cui tipicamente sono presenti una o più lesioni rosse, spesso localizzate nel palato duro o nel dorso linguale (con atrofia delle papille).
- la chelite angolare che si manifesta ai due angoli della bocca. Si presenta come un piccolo taglio, simile ad una ragade, delle commessure labiali e della cute adiacente, ricoperte da crosticine. La zona appare arrossata e risulta molto dolorosa, specie con i movimenti di apertura della bocca. È presente soprattutto nei pazienti anziani, parzialmente o totalmente edentuli.
- la stomatite da protesi localizzata nella mucosa a contatto con protesi rimovibili totali o parziali (e.g. palato duro, mucosa alveorale) si presenta come un’area rossa “a stampo”.
- la leucoplachia candidosica si presentano come lesioni bianche singole o simmetriche, rilevate e rugose. Si manifesta con un bruciore orale diffuso, bocca asciutta, alterazione del gusto e dolore cronico.
Tra i fattori predisponenti la candidosi orale sono stati riconosciuti condizioni sistemiche (alterazioni del metabolismo, disordini immunologici, stati di malnutrizioni e/o malnutrimento, terapie antibiotiche sistemiche, sindrome di Sjogren, neoplasie concomitanti) e locali (cattiva igiene orale, fumo, somministrazione locale di corticosteroidi).