Foggia, 09 giugno 2020. In uno studio recente, “Covid-19 Pandemic: What Changes for Dentists and Oral Medicine Experts? A Narrative Review and Novel Approaches to Infection Containment”, condotto da Giuseppina Campisi, responsabile dell’unità operativa di Medicina Orale del Policlinico di Palermo e da Maria Eleonora Bizzoca e Lorenzo Lo Muzio dell’Università di Foggia, e pubblicato sull’International Journal of Environmental Research and Public Health, viene sottolineato quanto “il dentista adesso debba essere ancor più capace di distinguere quali procedure siano particolarmente pericolose ed adattare i dpi sulla base della procedura che sta per affrontare”.

Gli autori dello studio hanno eseguito una revisione narrativa sulla sindrome respiratoria acuta grave – CoronaVirus-2 (SARS-CoV-2) e su tutti gli agenti infettivi per illustrare i modelli più accettati di protocolli di sicurezza in odontoiatria e medicina orale e per proporre un chiara visione del problema e un confronto (pre-post-COVID19) per le procedure dentali più comuni. Si prevede che il risultato aiuterà i dentisti a individuare per una determinata procedura le differenze in termini di protocolli di sicurezza per evitare il contagio infettivo (da SARS-CoV-2 e altri agenti pericolosi).

Dopo un breve excursus su tutti gli agenti infettivi trasmissibili presso la poltrona odontoiatrica, gli autori hanno descritto tutti i dispositivi di protezione individuale (DPI) effettivamente presenti sul mercato e le loro indicazioni e, sulla base della letteratura, hanno confrontato (prima e dopo l’insorgenza del Covid-19 ) le corrette procedure di sicurezza per ogni studio dentistico studiato, sottolineando il pericolo di sottovalutare, in generale, le infezioni crociate dentali. Gli autori hanno sottolineato l’importanza di conoscere esattamente il rischio di infezione nello studio dentistico e di modulare correttamente l’uso dei DPI, al fine di investire risorse finanziarie adeguate ed evitare di esporre sia il team dentale che i pazienti a rischi prevenibili.

L’era della pandemia Coronavirus (COVID-19) è un periodo storico importante da vari punti di vista, dalla salute mondiale all’enorme sequenza di implicazioni socio-economiche. Ogni giorno le nostre abitudini sono state stravolte, così come il modo di vivere delle persone in tutto il mondo, toccando ogni attività, specialmente nel settore della salute, sottoposte a cambiamento necessario. Visto che dentisti si trovano a stretto contatto con le goccioline e gli aerosol generate dal paziente, è stato necessario rivedere i protocolli per proteggere il personale e i pazienti dal rischio di malattie infettive.

Sfortunatamente, la pandemia COVID-19 non si fermerà immediatamente e tutti dovranno affrontarla per un lungo periodo sia nel lavoro che nella vita sociale. In questo lasso di tempo, un grande parte della popolazione eviterà i trattamenti dentali diversi da quelli imposti dal dolore o dall’urgenza a causa di motivi economici, psicologici o della paura dell’infezione. Per molti lo studio dentistico costituisce una fonte di possibili infezioni, considerando che la prima persona a rischio è il dentista stesso. Lo scenario negli studi dentistici è molto complesso e possono sorgere parecchi problemi che sono pericolosi per il pratica dentale.

Fonte: https://www.statoquotidiano.it/09/06/2020/dentisti-in-tempo-di-covid-studio-condotto-dalluniversita-di-foggia/776180/

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